Negli ultimi anni sempre più persone hanno deciso di acquistare un’asciugatrice per i diversi vantaggi che offre nell’asciugare il bucato. È veloce, lascia il bucato perfettamente asciutto ed è un’alleata straordinaria soprattutto quando fuori c’è cattivo tempo o non si ha un balcone in cui stendere la biancheria.

Che dire però dei consumi? Quanto consuma un’asciugatrice? Ovviamente molto dipende dall’uso che se ne fa e anche dal tipo di modello che si sceglie.
Vediamo di seguito quali modelli di asciugatrici è possibile trovare in commercio e quali sono i costi di consumo.
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Modelli diversi, consumi diversi
Ogni famiglia ha esigenze diverse per quanto riguarda il bucato e di conseguenza potrebbe decidere di orientarsi su un certo tipo di asciugatrice piuttosto che su un’altra. Dipendendo dal tipo di asciugatrice che scegliamo potremmo avere anche un consumo diverso. Oggi esistono diversi tipi di macchine in commercio che, a loro volta, usano diversi tipi di tecnologie. A seconda della tecnologia i costi di consumo possono variare.
Consideriamo alcuni tipi di asciugatrici attualmente in commercio e cerchiamo di capire come ciascuna di esse può avere un consumo energetico diverso.
Asciugatrice a condensazione
Un’asciugatrice a condensazione funzione fondamentalmente grazie al calore prodotto da una resistenza elettrica; il calore viene poi messo in circolo all’interno del cestello attraverso una ventola. Mano a mano che il calore penetra nei tessuti, l’umidità contenuta nella biancheria viene condensata e raccolta in una vaschetta, che va svuotata al termine di ogni ciclo di asciugatura. Una asciugatrice a condensazione consuma circa 4Kwh per un ciclo completo.
Asciugatrice a evacuazione
L’asciugatrice a evacuazione (detta anche a espulsione), asciuga la biancheria con un procedimento simile a quella a condensazione ma con una differenza. Mentre in quella a condensazione l’umidità estratta dal bucato viene condensata in una vaschetta, in quella a evacuazione viene espulsa all’esterno tramite un tubo di sfiato inserito in una presa d’aria. Anche in questo caso c’è una ventola che fa circolare il calore all’interno del cestello per asciugare gli indumenti. Per quanto riguarda il consumo energetico siamo molto vicini a quella a condensazione.
Asciugatrice a poma di calore
Stiamo parlando di un’asciugatrice di ultima generazione, con una tecnologia più recente, e di conseguenza a risparmio energetico maggiore rispetto a quelle menzionate sopra.
Il meccanismo è simile a quello che avviene nei condizionatori d’aria che utilizziamo per scaldare l’ambiente durante l’inverno. L’aria che viene immessa nel cestello per asciugare la biancheria è riscaldata attraverso una pompa (o compressore). Trattandosi di un procedimento motorizzato i consumi sono decisamente inferiori rispetto alle tecnologie più comuni.
Classi di consumo
Negli ultimi anni ci siamo abituati a classificare i consumi energetici in classe A, B o C. Questo parametro di misurazione non si applica soltanto agli immobili ma anche agli elettrodomestici.
Nel caso delle asciugatrici è necessario fare una prima distinzione fondamentale tra due tipi di tecnologie alquanto diverse tra loro: quelle cosiddette “a resistenza”, ovvero alimentate da una resistenza elettrica (come quelle a condensazione e ad evacuazione) e quelle cosiddette “a pompa”, ovvero alimentate a motore.
Tra queste due categorie c’è un sostanziale divario in quanto a consumo energetico. Mentre per le prime (a resistenza) ci riferiamo a classi energetiche B e C, quindi meno economiche, quelle a pompa di calore sono, nella maggioranza dei casi, in classe A o persino A+++.
Quanto consuma un’asciugatrice?
Vediamo ora in termini prettamente economici quanto consuma un’asciugatrice. Come è facile immaginare la classe energetica a cui si riferisce un’asciugatrice rappresenta anche una differenza sostanziale sulle spese di consumo. Per fare un esempio, se un’asciugatrice in classe A+++ consuma circa 1 kWh per un ciclo, una in classe C ne consumerà circa 4. In questo ultimo caso il costo annuale medio, per quanto riguarda il consumo di energia elettrica. potrebbe raggiungere anche i 150 €.
Cerchiamo di essere più precisi. Supponendo che il prezzo standard per la fornitura di 1 kWh sia di 0.20 € e che in un anno una famiglia effettui in media 200 cicli di asciugatura, in base alla classe energetica di riferimento dell’asciugatrice, i costi annui sarebbero indicativamente i seguenti:
- Classe A+++ (meno di 1,5 kWh per ciclo) = ca 50 €
- Classe A (2 kWh per ciclo) = ca 80 €
- Classe B (3 ca kWh per ciclo) = ca 120 €
- Classe C (ca 4 kWh per ciclo) = ca 160 €
- Classe D ( più di 5 kWh per ciclo) = ca 200 €
Se siete sul punto di comprare un’asciugatrice vi suggeriamo di valutare con attenzione i consumi a lungo termine, al fine di fare un acquisto che risulti essere il miglior investimento